Ancora una novità per chi fa uso dei farmaci appartenenti alla classe “Pufa Omega 3”. Bussola Sanità aveva pubblicato lo scorso 5 marzo la notizia della non rimborsabilità dal parte del Servizio Sanitario Nazionale di questo tipo di medicinali ad eccezione dei pazienti affetti da ipertrigliceridemia familiare, cioè coloro che hanno un quantitativo enorme di trigliceridi nel sangue dovuto a fattore familiare: in questo caso il farmaco sarebbe rimasto per il paziente gratis.
Ma il Tar del Lazio ha momentaneamente sospeso questo provvedimento. Per cui il cosiddetto “olio di pesce” potrà essere ancora rimborsabile per tutti i pazienti che vogliano utilizzarlo per curare o abbassare colesterolo e trigliceridi dopo aver avuto un infarto.
Studi recenti avevano infatti dimostrato che, a differenza di quanto di credeva in passato, l’assunzione di questo tipo di medicinali non serve per la prevenzione secondaria del post-infarto. In poche parole, non è ero che chi li assume fa registrare un abbassamento dei propri grassi nel sangue dopo aver avuto un attacco di cuore. Da qui la decisione di renderli non rimborsabili, sospesa però dal Tar del Lazio.
23 aprile 2013